Evitare l’immediato mantenendo il desiderio di continuità: questo uno degli obiettivi del progetto. La comunicazione tra gli spazi è affidata al “vuoto”, non inteso come spazio insignificante, ma come pausa necessaria alla comprensione delle cose: l’armadio d’ingresso che non tocca il soffitto protegge la zona del pranzo e della cucina, la parete in legno di rovere all’interno della camera del figlio che scherma il letto, protegge e rassicura; Questi piccoli stratagemmi generano spazi di transizione, come fa un portico o un patio quando smorzano l’imbarazzo dell’immediatezza. In questa casa prevale il bianco sulle pareti interrotto da alcuni inserti di colore verde reseda che incorniciano i mobili d’epoca. In questo modo si è ottenuto un effetto di grande attualità e suggestione, in cui vengono abbinati classici pezzi di design contemporaneo insieme a quelli ereditati dalla famiglia. Parte dell’arredamento è stato realizzato su misura da ottimi artigiani locali capaci di lavorare sapientemente la pietra e il legno.