ll progetto è concluso ed io severamente non rifuggo dal “disagio del già visto”. Potevo senz’altro fare di meglio mi dico ma ogni lavoro è una possibile risposta in un preciso momento in un determinato contesto. Il progetto come sempre è stato un percorso di trasformazione sulla visione delle cose e sui possibili modi di vivere: i miei committenti non hanno avuto paura e hanno messo in discussione le loro abitudini.
Mi conforta di non avere compiuto esercizi di stile slegati da un preciso programma funzionale, dal budget, dalla reticenza delle maestranze. Questo lavoro non si autocelebra e più lo guardo più non riesco ad afferrarlo, per fortuna funziona, e i miei committenti ne sono entusiasti.